Gravina in Puglia, la città dell’acqua e della pietra

I costoni della “gravina”, sul cui fondo scorre il torrente Canapro, hanno visto trascorrere la millenaria storia della città. Sul costone orientale sono collocate le tracce più antiche della presenza dell’uomo, con i primi insediamenti neolitici e il vasto sito archeologico peuceta sviluppatosi presso la collina di Botromagno. La tenera roccia di origine carsica su cui nasce Gravina è stata trasformata dall’uomo per dar origine a quel particolarissimo sistema abitativo chiamato “Habitat Rupestre” caratterizzato da case e chiese direttamente scavate nella pietra. Il percorso in città è un viaggio a ritroso nel tempo che parte dalla piazza Benedetto XIII in cui è possibile ammirare la Cattedrale medievale dell’Assunta, si snoda nel rione medievale di Fondovito, passa per la bizantina chiesa rupestre di San Michele delle Grotte e giunge infine, attraverso il Ponte Acquedotto sulla gravina, al Belvedere e alle aree archeologiche della necropoli e dell’abitato peuceta in zona Padre Eterno e Botromagno.

Torre dell’orologio, Rione Fondovito, Fontana Ferdinandea, Piazza Papa Benedetto XIII, Cattedrale, Chiesa rupestre di San Michele (ingresso a pagamento), Belvedere, Habitat Rupestre e Ponte Acquedotto sulla gravina, Fondazione “E. Pomarici Santomasi” (ingresso a pagamento)

Durata: mezza giornata