La direttrice del Museo “Cola Filotesio” ringrazia “The Monuments People”
Mi presento sono la dott.ssa Tiziana Gianni, direttrice del Museo Civico di Amatrice “Cola Filotesio”, colgo l’occasione, con queste poche righe, per esprimere la mia gratitudine per l’iniziativa benefica “The Monuments People” e per far conoscere, seppur in breve la realtà di Amatrice e del suo polo museale.
La stima dei beni culturali interessati dal sisma del 24 agosto non è ancora definitiva, ma gran parte dei luoghi di culto risulta inagibile.
Ad esser stata colpita, è una vasta area che comprende Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo.
Tempestivo è stato l’ intervento per la messa in sicurezza da parte dei Vigili del Fuoco, che hanno dotato gli edifici lesionati e privi di tetto, di coperture provvisorie a protezione dalle intemperie. Mentre i beni amovibili messi in sicurezza dal reparto operativo Tpc dell’Arma dei Carabinieri, si trovano ora presso i depositi della Scuola Forestale di Cittaducale (Rieti).
Forte impatto ha avuto sulla popolazione di Amatrice, l’idea di perdita del patrimonio sia culturale che paesaggistico, che per questi luoghi è una risorsa prima di tutto sociale;
un legame profondo con la propria identità e le proprie origini risalenti al Medioevo, con la fondazione della “Città delle cento chiese“ .
II suo esteso territorio era popolato già in epoca pre-romana, come testimoniato dai numerosi reperti archeologici rinvenuti in queste zone.
Una città che nel XIII secolo, affermò il suo ruolo nella storia, schierandosi con gli Svevi ed opponendosi al potere angioino. Si rifiutò di prendere parte alla congiura dei baroni del regno nel 1485, per destituire il re aragonese Ferdinando I e per questo atto, fu ricompensata con il privilegio di battere moneta, detta “cavallo”, dal 1486 al 1515.
Visse il dramma di un forte sisma che la distrusse già nel 1639, quando era sotto il controllo dei Borboni di Napoli.
Per tale motivo, il rapporto affettivo con i beni è forte, molto radicato, ed ha portato nel 2002 alla costituzione di un Museo Civico, dedicato al pittore ed architetto locale Nicola Filotesio ( 1480-1547 ), interprete dello stile raffaellesco.
Allestito nella trecentesca Chiesa di Sant’Emidio, il museo nasce con lo scopo di preservare le opere provenienti dalle Chiese di Amatrice e dalle sue frazioni.
Un patrimonio ricco e poco conosciuto, ma che comprende manufatti artistici che vanno dal XIII al XX secolo: lavori dell’orafo ascolano Pietro Vannini, tavole del pittore Dionisio Cappelli, Cola Filotesio, nonché un ciclo di affreschi quattrocenteschi nella sagrestia.
Ora l’edificio risulta gravemente danneggiato nella struttura muraria, crollata in parte, e non è certo lo stato degli affreschi.
Mantenere un legame con le proprie radici è importante, tanto quanto tramandare saperi e tradizioni che appartengono a noi tutti.
In una situazione di crisi emerge prepotente questo bisogno.
Di grande importanza è il contributo che ci viene dall’iniziativa “The Monuments People” che ci consente di sensibilizzare l’opinione pubblica su questo terribile evento, ma soprattutto mostra come l’amore per l’arte possa costituire un forte legante tra individui.
Tiziana Gianni
fb: Museo Civico “Cola Filotesio”, Amatrice
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